30 Ottobre 2025
Gengivite in gravidanza: perché si presenta e come prendersene cura
Quando una donna è in dolce attesa il suo corpo cambia in modo straordinario: ormoni, metabolismo, sensibilità… tutto si trasforma per accogliere una nuova vita. Ma tra i tanti piccoli fastidi che possono comparire in questo periodo, uno in particolare viene spesso sottovalutato: la gengivite in gravidanza.
Molte future mamme scoprono all’improvviso che le gengive sanguinano quando si lavano i denti, o che appaiono più gonfie e doloranti. È un fenomeno comune, ma non per questo da ignorare. Capire perché accade e come gestirlo è il primo passo per mantenere una bocca sana e viversi questi mesi con più serenità.
Cos’è la gengivite
La gengivite è un’infiammazione delle gengive causata dall’accumulo di placca batterica. In gravidanza, però, gli ormoni aumentano la risposta infiammatoria del corpo, rendendo le gengive più sensibili e reattive anche a piccole quantità di placca.
Il risultato? Le gengive diventano rosse, gonfie e possono sanguinare facilmente, soprattutto durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale.
Questo fenomeno si manifesta spesso dal secondo al terzo mese di gravidanza, raggiunge il picco nel secondo trimestre e tende a ridursi dopo il parto. Tuttavia, se trascurata, la gengivite può evolvere in parodontite, una forma più grave che può compromettere la stabilità dei denti e, secondo alcune ricerche, essere correlata anche a complicanze in gravidanza come parto pretermine o basso peso alla nascita.
Perché le gengive fanno male o sanguinano in gravidanza?
È una domanda frequentissima: “Quando sei incinta ti fanno male le gengive, è normale?”. Sì, entro certi limiti, ma è importante capire perché succede.
Gli estrogeni e il progesterone modificano il microcircolo sanguigno e l’infiammazione, rendendo le gengive più vascolarizzate e quindi più sensibili.
Inoltre, nausea e vomito possono ridurre la frequenza dello spazzolamento o favorire l’acidità in bocca, contribuendo all’irritazione. Anche l’aumento di fame o il desiderio di cibi dolci può facilitare l’accumulo di placca.
Ma attenzione: sanguinamento e dolore non sono mai da considerare “normali”. Sono segnali che le gengive hanno bisogno di maggiore attenzione.
Come si cura la gengivite in gravidanza
La buona notizia è che la gengivite in gravidanza si può curare in modo semplice ed efficace, con alcune attenzioni quotidiane e l’aiuto del proprio dentista.
Ecco i consigli principali:
Igiene orale quotidiana attenta
Spazzola i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio delicato al fluoro. Usa il filo interdentale o lo scovolino per rimuovere la placca tra i denti: anche se le gengive sanguinano, non interrompere la pulizia (anzi, è il momento in cui serve di più).
Collutorio adatto in gravidanza
Non tutti i collutori sono indicati per le donne incinte. Il dentista può consigliare un collutorio antisettico senza alcol, magari a base di clorexidina a basse concentrazioni o estratti naturali lenitivi come camomilla e malva.
Alimentazione equilibrata
Una dieta ricca di vitamina C, calcio e antiossidanti aiuta a rinforzare i tessuti gengivali e a migliorare la risposta immunitaria. Capiamo benissimo le voglie – specialmente nel primo trimestre- ma cerca di ridurre dolci e snack zuccherati che favoriscono la formazione di placca.
Pulizia professionale
È importante effettuare una seduta di igiene dentale professionale anche durante la gravidanza: il secondo trimestre è il momento ideale, poiché il rischio è minimo e i benefici sono molti. Il dentista o l’igienista potrà rimuovere tartaro e placca in profondità utilizzando tecniche delicate come il metodo GBT, particolarmente indicato per pazienti con gengive sensibili, perché consente una pulizia efficace e confortevole, senza stressare i tessuti.
Rimedi naturali (con buon senso)
Risciacqui con acqua tiepida e sale o infusi di camomilla possono dare sollievo temporaneo, ma non sostituiscono mai la visita odontoiatrica. Evita il fai-da-te o prodotti non indicati per l’uso in gravidanza.
Quanto tempo serve per guarire?
Nella maggior parte dei casi, la gengivite in gravidanza può guarire completamente con qualche settimana di costanza e le giuste attenzioni. Tuttavia, il tempo di recupero può variare da persona a persona, a seconda della gravità dell’infiammazione e delle abitudini di igiene orale.
Nelle forme più lievi, già dopo sette o dieci giorni di corretta pulizia quotidiana e uso del collutorio indicato, il sanguinamento tende a ridursi sensibilmente. Quando invece le gengive sono molto infiammate o il tartaro è presente da tempo, può essere necessario un periodo più lungo e una o più sedute di igiene professionale diventano fondamentali per rimuovere la causa dell’irritazione.
È importante ricordare che, anche quando i sintomi sembrano scomparsi, le gengive restano più sensibili per tutta la durata della gravidanza. Gli ormoni continuano a influenzare la risposta infiammatoria, quindi basta un piccolo accumulo di placca per far riapparire il problema. Per questo motivo è consigliabile eseguire controlli periodici dal dentista, soprattutto nel secondo trimestre, e mantenere una routine costante di igiene orale con spazzolino, filo o scovolino e un collutorio delicato.
Con le giuste cure e un po’ di pazienza, la gengivite in gravidanza si risolve completamente e non lascia conseguenze. L’importante è non trascurarla e chiedere sempre il supporto del dentista per un piano personalizzato e sicuro.
Prevenire è meglio che curare
Ricorda che prendersi cura della salute orale durante la gravidanza significa proteggere anche la salute del tuo bambino. Una bocca sana contribuisce a un corpo sano, e viceversa.
La gengivite in gravidanza è un disturbo comune ma reversibile. Con piccoli gesti quotidiani e un controllo professionale periodico, puoi mantenerla sotto controllo e affrontare serenamente questo momento speciale della tua vita.
Il consiglio più importante? Non aspettare che il dolore peggiori. Una visita preventiva può fare la differenza tra un fastidio passeggero e un problema più serio.
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Un sorriso sano è il modo migliore per accogliere la nuova vita che sta arrivando.
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